Ultima modifica: 13 Maggio 2018
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Le idee progettuali proposte dagli alunni del RIGHI alla manifestazione promossa dall’Associazione CIVITAS nell’ambito del progetto “Partecipare alle decisioni pubbliche”: concorso “La città che vorrei”

Nel quadro delle attività formative e divulgative in favore della promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva, l’Organizzazione Civitas, che da anni ormai mira a coinvolgere la società civile sulle tematiche del servizio alla collettività e dell’affermazione dei diritti, promuove il Progetto “Partecipare alle decisioni pubbliche”, aperto per la prima volta alla partecipazione degli Ordini professionali, quali gli Ordini degli Architetti PPC, degli Avvocati, degli Ingegneri ed il Collegio dei Geometri della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tale Progetto prevede, infatti, una serie di eventi ed azioni finalizzati a stimolare la “crescita” dei processi di democrazia partecipativa nei contesti locali, con particolare riferimento alle opere pubbliche, ma anche alla pianificazione strategica e territoriale.
Tra le attività del Progetto si inserisce il Concorso di idee “La Città che vorrei”, rivolto gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di stimolare la loro creatività e sensibilità attraverso un contributo di idee e proposte sulla città in cui vivono e per una visione identitaria della Città Metropolitana.

L’obiettivo del concorso è stato quello di promuovere processi educativi di cittadinanza attiva per i giovani studenti per:
− Educare alla partecipazione e ai valori democratici;
− Far diventare i giovani cittadini attivi e impegnati;
− Educare all’impegno per le politiche della città.

Sabato 12 maggio, presso la Sala Monteleone del Palazzo del Consiglio Regionale, si è svolta la manifestazione Forum/Mostra “La Città che vorrei”. Gli alunni del RIGHI hanno partecipato presentando due idee progettuali:

“Percorso” di Storia e Archeologia   (PIAZZA VITTORIO EMANUELE II);

-RIVITALIZZAZIONE DI PIAZZA DE NAVA.

PROGETTI PRESENTATI 



PIAZZA VITTORIO EMANUELE II

 PRESENTAZIONE

                                                                              

                                                                                             “ Le strade di una città sono come le rughe

                                                                  sul volto di un uomo: rivelano la storia di chi ci ha vissuto,

                                                               di chi le ha attraversate .Ogni luogo è un gomitolo di tempo

                                               che ,una volta srotolato, permette di risalire il filo del proprio passato”  

                                                                                             Jorge Luis  Borges                   

             Lo studio di Piazza Vittorio Emanuele II ha  rappresentato un progetto e, insieme , una sfida . Un progetto in quanto uno degli  obiettivi che la Scuola si è prefissata ,secondo le Indicazioni Nazionali, è stato quello di far scoprire agli alunni una parte di storia della città  sollecitandoli a ripensare criticamente e consapevolmente il legame tra spazio e tempo e tra passato e presente. Una sfida perché si è cercato di arricchire la formazione scolastica attraverso l’acquisizione di competenze maturate sul campo  e la consapevolezza che la propria attività può avere un valore sociale se ha alla base una buona sinergia tra conoscenze scientifiche e tecnologiche, cultura, istituzioni.

        Lo studio   del sito ha reso evidente come  la conoscenza di ciò che è stata la nostra città  sia un bagaglio indispensabile per affrontare il suo futuro che dovrebbe avere alla base  una visione strategica legata alla capacità di coniugare la conoscenza storico-archeologica e la tutela del patrimonio, messo in luce, con le richieste di sviluppo economico e la gestione di una città  moderna, vivibile e sostenibile. Un territorio, infatti, non è solo un contenitore di memoria ma un bene che conserva le tracce dell’intervento umano e che, attraverso la memoria, può fornire criteri e modelli per un adeguato utilizzo delle sue risorse.

 

    Il lavoro, corredato da un sito Web ( www.iisrighi.edu.it/Piazza-Vittorio-Emanuele) comprende:  

  • Un opuscolo divulgativo corredato adeguatamente da schede storiche  riferite all’utilizzo dell’area, dal periodo greco-arcaico al Novecento e da  immagini tratte dall’elaborazione di rilievi topografici realizzati con tecnologia laser–scanner e adeguatamente elaborate; 
  • Materiale divulgativo digitale:

                   sito Web      www.iisrighi.edu.it/Piazza-Vittorio-Emanuele

  • un modello tridimensionale  di una sezione del sito (strada di epoca romana), in scala e realizzato con stampante 3D
  • un video che propone una visita virtuale del sito 
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RIVITALIZZAZIONE DI PIAZZA DE NAVA

PRESENTAZIONE

 

L’occasione del concorso “La Città che vorrei”, all’interno delle attività del progetto CIVITAS, rappresenta un’importante tappa di riflessione sulle opportunità (non molte a dire il vero) offerte a chi, come noi, si sta formando per immaginare il proprio futuro e il futuro dei luoghi nei quali trascorre la propria vita.

Un impegno importante, che chiede di guardare “più in là del proprio naso”, rendendo disponibile la propria competenza/formazione per il maggiore bene comune.

Abbiamo pensato di rielaborare alcuni dei dati raccolti durante attività esterne per misurarci con le tecnologie di cui oggi disponiamo e per usare le quali ci stiamo formando.

Tra i tanti dati messi disponibili, abbiamo scelto il sito di piazza de Nava, non molti anni fa al centro di una intensa dialettica in città per la possibilità di un intervento di riqualificazione che ne prevedeva la fusione funzionale con il Museo della Città.

Il racconto di quel dibattito ci ha suggestionato, al punto da avere iniziato ad elaborare idee collegate ai presupposti programmatici allora indicati:

  1. La piazza come “porta” del museo
  2. La piazza come testimonianza storica

A questi abbiamo aggiunto la problematica del superamento delle barriere architettoniche con una particolare attenzione alla economicità dell’impresa.

IL PROGETTO

descrizione sintetica delle suggestioni e delle scelte

La posizione particolare della piazza, di fronte al Museo Nazionale e in testa alla principale via della Città (il corso Garibaldi) ha suggerito di confrontarsi con molta attenzione con lo stesso luogo da riprogettare.

La sua disposizione in pendenza, ha richiesto degli accorgimenti progettuali necessari per il superamento delle barriere architettoniche.

Abbiamo, quindi, individuato tre ambiti intorno ai quali individuare le scelte:

  1. l’accessibilità
  2. la storia
  3. la divulgazione

L’accessibilità

La necessità di rendere fruibile la piazza ha suggerito di riprogettare il piano suddividendolo in tre livelli, collegati tra loro, dei quali i due superiori sono dotati di rampe con pendenza inferiore all’8%.

La circolazione all’interno viene favorita dalle pavimentazioni, scelte anche per evitare le difficoltà di circolazione, con materiali a posa complanare, continua.

La Storia

Essere “porta” del Museo, vuole dire anche raccontare o fare immaginare ciò che all’interno si può trovare.

Abbiamo scelto di puntare su alcuni elementi “evocativi” che parlassero della storia della Città:

l’acqua, ricordando i sette fiumi di cui parlò l’oracolo ai calcidesi che si spinsero fin sulle nostre coste, ma anche il mare, da cui vennero;

le varie fasi della storia cittadina, attraverso una serie di pavimentazioni “a tema” che vanno dalla ghiaia – evocativa del periodo magnogreco -, alla pietra lavica e alla pietra di Macellari – evocative del periodo romano in poi; alla pietra botticino – con cui è realizzato il monumento a de Nava e che evoca il periodo più contemporaneo.

Altro elemento utilizzato sono le panche, immaginate con blocchi di pietra, sul lato dl corso Garibaldi per ricordare le mura della Città pre 1783.

La divulgazione

Se il racconto di un luogo richiede, normalmente, di frequentarlo fisicamente, abbiamo pensato di dare “parola” alla piazza utilizzando la tecnologia dei codici QR, inserendoli nella pavimentazione bianca e nera del piano intermedio.

I codici saranno due, uno collegato al sito del Museo ed uno al sito della Città Metropolitana.

Questo, attraverso i siti di riprese satellitari (es.: Google Maps) potranno essere visualizzati, consentendo da qualunque parte del mondo di connettersi con la Città, ricevendo in tempo reale quante più informazioni saremo in grado di fornire.

È stata una gran corsa, ma è stato bello.

Gli alunni del Righi

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